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domenica 22 maggio 2011

Papaveri e papere - 5

La boutade del Senatore Umberto Bossi sul trasferimento dei ministeri a Milano spero tanto resti una boutade da campagna elettorale.

Penso che la Città di Milano meriti piuttosto un ruolo di primo piano nei tanto attesi Stati Generali dell'Economia dove poter discutere serenamente e proattivamente delle reali necessità per far tornare l'Italia un luogo dove investire:
  • Semplificazione fiscale: troppi sono gli adempimenti quotidiani che una impresa deve rispettare, oltre all'impegno finanziario;
  • Semplificazione legislativa: non sarebbe conveniente riassumere in un corposo Testo Unico dell'impresa tutte le leggi che regolamentano, vincolano, e gestiscono il mondo dell'imprenditoria?
  • Riforma del lavoro: a fronte di una crescente offerta di lavori manuali la domanda cala paurosamente. Se non riportiamo il manifatturiero e il lavoro manuale al centro della discussione il futuro sarà veramente grigio.

mercoledì 11 maggio 2011

Giustizia - 1

Mi hanno molto colpito le foto esposte fuori dal Tribunale di Milano ieri l'altro. Mi hanno colpito perchè sono stati scelti uomini di legge sconosciuti o dimenticati dai più.
Brillanti esempi di servitori dello Stato, con elevato senso civico, che hanno dedicato alla missione loro affidata la propria vita lavorativa.

E proprio da questi uomini e, forse perchè conosciuto meglio da chi scrive, da Giorgio Ambrosoli in particolare dovremmo prendere spunto quando chiamati a rendere un servizio alla Stato, e alla Patria.

Aver esposto queste foto, oltre a onorare la memoria delle persone, serve a ringraziare tutti quei magistrati che quotidianamente, lontano dalle luci della ribalta (della piazza o dei salotti televisivi), adempiono al loro dovere di far rispettare la legge. E di cui nessuno conosce i nomi.

venerdì 6 maggio 2011

Papapeveri e papere - 4

Il confermato successo del Salone del Mobile di Milano, e dei suoi fuorisalone, sono spunto per una ulteriore riflessione sul mondo del lavoro.
Se è vero che la componente di design, quindi concettuale, diventa sempre più importante nella decisione sia di vendita sia di acquisto, ciò rischia di far dimenticare l'aspetto, quasi nascosto, della realizzazione dei mobili.

Mi sembra lampante che senza bravi ed esperti mobilieri le idee dei designer rischiano di restare solamente sulla carta e noi ci ridurremmo a comprare brutti mobili industriali fatti nei paesi a basso costo di mano d'opera.

Abbiamo già commesso l'errore di vendere vecchie tecnologie, penso al settore tessile e calzaturiero, a Paesi in via di sviluppo, ampiamente sviluppati ormai, cerchiamo di non perdere anche questo.