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venerdì 16 settembre 2011

Credibilità - appendice

Vi segnalo il link al sito dell'Istat dove si può vedere la capacità delle imprese di creare ancora prodotti apprezzati all'estero.

giovedì 15 settembre 2011

Credibilità

Leggo su molti giornali che fattore essenziale per ridurre lo spread tra BTP e Bund è la credibilità del Paese.
La cosa buffa, perchè c'è sempre il risvolto comico in queste situazioni, è che sono proprio questi stessi giornali a parlare male del nostro Paese, dando (in)volontariamente il destro alla stampa straniera.
Fatti salvi i meriti di Roberto Saviano di aver saputo raccontare quella realtà, è mai possibile che i successi del Ministero degli Interni e della Giustizia, indipendentemente dal colore politico, in fatto di lotta alla criminalità vengano taciuti?

Dove sono i giornalisti?

E' mai possibile che sui giornali faccia più notizia una azienda che delocalizza e non una impresa che torna in Italia? Quanti sanno che il software che permette di ruotare l'immagine dell'iPhone e iPad sono state sviluppate a Vimercate, Italia?

Dove sono i giornalisti?

Se non parliamo di queste cose come possiamo pretendere che all'Estero il nostro caro Paese abbia una migliore immagine di quella percepita?
Come possiamo sostenere e sollecitare una maggiore interrelazione tra scuola e impresa se l'Italia sembra un Paese arretrato tecnologicamente?


Dove sono i giornalisti? 





Qui ci vuole uno scatto di serio orgoglio verso i nostri successi che non sono così a "macchia di leopardo" come possa sembrare.

Basterebbe esporre al proprio balcone, finestra, poggiolo la bandiera verde, bianca e rossa. Un piccolo gesto, tanto per iniziare.




Libertà di assumere

Sono personalmente deluso dalla incapacità decisionale dimostrata dal Governo in questa occasione proficua per apportare grosse e rilevanti modificazioni agli assetti della spesa pubblica. Si è preferito, spero solo momentaneamente, prendere la via facile delle tasse e ritardare di qualche settimana la via delle scelte pro-crescita.

Fortunamente, e so di attirarmi l'antipatia di molti, è stato mantenuto l'articolo 8 in cui viene introdotta forse l'unica norma pro crescita della manovra: la libertà di assumere.
E sì, perchè facilitando la procedura di licenziamento, che verrà comunque concordata con i sindacati locali, si danno all'impresa maggiori opportunità di assumere personale utilizzando correttamente gli strumenti della legge Biagi: strumenti di lavoro flessibile che non saranno più un mezzuccio per aggirare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori ma una corretta introduzione e uscita dal mondo del lavoro.
A questo punto diventa importante il ruolo giocato dalle RSU e RSA nelle trattative: importante perchè in Italia ci sono sindacati, o forse sindacalisti, che assurgendo a paladini della giustizia sociale hanno mietuto più vittime di tanti "padroni".