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mercoledì 26 ottobre 2011

Talenti

Il breviario della Domenica de il Sole 24Ore è incentrato sulla parabola dei talenti tratta dal Vangelo di Matteo. E mi ha molto colpito che monsignor Ravasi, capace di delicate riflessioni, si sia addentrato in un argomento economico.
Ma la parabola dei talenti, senza nessuna pretesa di esegesi biblica, oltre alla capacità del servo buono di far fruttare finanziariamente il capitale messogli a disposizione può essere letta come la capacità di sfruttare economicamente il proprio talento.
Pertanto il talento non è solamente la moneta d'oro che opportunatamente investita dà i suoi frutti ma ancor di più la capacità di saper fare, ideare, andare sul mercato a vendere i propri prodotti.
Tanti imprenditori italiani dovrebbero rileggere approfonditamente la parabola dei talenti e cercare di (ri)trovare quello spirito, forse un po' piratesco, che ci ha consentito di conseguire ottimi risultati e fare del made in Italy un insieme di beni e conoscenze uniche.

domenica 16 ottobre 2011

Mario Draghi

Vi consiglio caldamente di leggere l'intervento del Governatore Mario Draghi pubblicato su il Foglio e il Sole 24 Ore che dà una visione non declinista del nostro Paese.

Indignato!

E' ampiamente riconosciuto che il mondo finanziario ha serie e complesse responsabilità in questo momento di attacco speculativo ai debiti sovrani, e alle stesse banche che sottoscrivono le emissioni statali.
Fin dai tempi dell'Università c'è "attrito" tra la visione finanziaria e quella industriale delle imprese: c'è chi vorrebbe massimizzare il risultato corrente mediante distribuzioni di utili agli azionisti e sfruttare il capitale di debito, e chi, come me, preferisce utilizzare i mezzi propri per promuovere gli investimenti necessari a rinnovare i macchinari, sfruttare nuove opportunità imprenditoriali e, in fin dei conti, creare benessere a più lunga durata.
Ogni giorno lottiamo con banche che sempre più difficilmente erogano finanziamenti alle imprese che vogliono crescere, e ci sentiamo assai delusi quando dagli stessi istituti vengono approvati piani di ristrutturazione del debito di enormi imprese stracotte. 
Eppure continuiamo a dare il nostro supporto a queste piccole aziende italiane che costituiscono REALMENTE la spina dorsale del nostro Paese.

Diventa quindi comprensibile la rabbia esplosa in guerriglia ieri a Roma? NO!!!
Esprimiamo, noi sì, l'indignazione di chi quotidianamente affronta la situazione economica cercando soluzioni e spunti quando abbiamo visto le immagini di una città messa a ferro e fuoco da pochi, sbandati, deficienti che non sapevano come impegnare un bel pomeriggio di metà autunno.

Chiudo citando una mia amica imprenditrice sui manifestanti di ieri "Ma non possono cercarsi un lavoro?"