Ogni giorno guardiamo che cosa succede nell'ambiente economico attorno a noi e rimaniamo sconcertati da alcune - se non molte - azioni intraprese dai personaggi che dovrebbero illustarci la strada per tentare di uiscire da questa spirale di crisi.
Invece leggendo ogni mattina i quotidiani si viene presi da uno sconforto tale che solamente con grande autocontrollo si riesce a continuare con spirito positivo la giornata.
Tra questi la decisione della Corte Costituzionale tedesca di mettere sotto processo la politica monetaria per la stabilità dell'Euro (che se non sbaglio è la moneta corrente anche in Germania) in quanto in apparente contrasto con la Legge fondamentale tedesca. Qui non si tratta di spirito antitedesco, ma di contrastare l'ottusità di alcuni politici e, conseguentemente, dei togati tedeschi che tentano di minare i fondamentali dell'Unione Europea.
Emerge così la sempre più stringente necessità di riproporre un testo costituzionale europeo, che sia il documento fondante dell'unione finalmente politica dell'Unione.
Anche se la Corte si pronuncerà affermando che la politca di Mario Draghi non è in contrasto con la legge tedesca, il danno di immagine è fatto e ha porto il destro ai più accaniti euroscettici.
Poi c'è l'avidità dei piazzisti di borsa che li sta spingedo a ricreare titoli di debito basati sui mutui. Ossia quei famosi subprime che hanno scatenato il circolo vizioso dell'economia dall'ottobre 2008 a oggi.
E infine l'ignoranza, come ben descritto da Luigi Zingales sul Sole di Sabato 22 Giugno, delle tematiche economiche che permette, proprio grazie all'asimmetria informativa, a volte truffe vere e proprie a ignari risparmiatori anch'essi attirati da facili guadagni.
farimpresa
Il blog di farimpresa prenderà le veci della rivista farimpresa. Si tratterà di temi economici giuridici e contabili, senza privarci il piacere di consigliare un buon libro. Lo stile sarà diretto ma non offensivo. È un luogo libero dove, raccontando esperienze imprenditoriali, si avanzeranno proposte concrete per continuare a fare buona impresa. Ma non solo.
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domenica 23 giugno 2013
sabato 6 aprile 2013
Buone nuove dal Dragone
Nella pagina degli editoriali del Sole24Ore di qualche tempo
fa è apparsa una bella riflessione sulla Cina contemporanea e in particolare
sulla missione del nuovo Presidente della Repubblica Popolare.
Il giornalista sottolineava come una delle missioni primarie
che il neo eletto (o meglio neo nominato, visti metodi non propriamente
democratici) si troverà ad affrontare è quello di aumentare il livello di
consumi interni della parte meno abbiente, ma preponderante, della popolazione.
Questo intendimento, penso mirato a riequilibrare la
situazione sociale interna, avrà alcune ricadute importanti sugli equilibri
economici mondiali che le imprese italiane possono sfruttare a loro favore.
Il sostenimento della domanda di consumo interna implicherà
un inevitabile incremento delle retribuzioni mensili dei ceti popolari che fino
ad ora hanno consentito al Dragone di offrire mano d’opera a basso costo per le
multinazionali, riducendo così la convenienza per queste stesse imprese a delocalizzare
in Cina, visto l’incremento del costo del lavoro. A questo proposito si notano
già dei trasferimenti di impianti produttivi dalla Cina al Messico che risulta
essere la nuova frontiera della delocalizzazione.
Ma un segnale importante e positivo per le imprese italiane,
che sono comunque depositarie di competenze tecniche e tecnologiche importanti
(che devono però impegnarsi per non disperderle), è arrivato da una di queste
imprese multinazionali del mobile che ha preferito far produrre la rubinetteria
delle sue cucine nel distretto del verbano e alcuni suoi divani in Brianza
proprio per il patrimonio variegato di competenze (tecniche, design,
innovazione) che non sarebbe riuscita a trovare nell’estremo oriente.
venerdì 28 dicembre 2012
Cultura e territorio - Il B&B Casa Dolce Casa
Concludiamo il 2012 con un post su una bella esperienza imprenditoriale, che si inserisce in un progetto diffuso (mi prendo questa libertà) di valorizzazione del territorio di appartenenza, che sta prendendo sempre più piede soprattutto per la flessibilità propria dell'offerta: parliamo del bed & breakfast.
In questo post parliamo dell'incontro con Daniele e Marzia Cavagna proprietari del B&B Casa Dolce Casa a Oltre il Colle (BG) in Val Serina.
Domanda: Un po' di storia su come e quando è partita questa avventura imprenditoriale.
In questo post parliamo dell'incontro con Daniele e Marzia Cavagna proprietari del B&B Casa Dolce Casa a Oltre il Colle (BG) in Val Serina.
Il Bed&Breakfast (fonte: www.bebcasadolcecasa.eu). |
Domanda: Un po' di storia su come e quando è partita questa avventura imprenditoriale.
Risposta: Abbiamo
avuto l'idea di investire sul nostro territorio in un'attività rivolta al
turismo sin da quando abbiamo deciso di sposarci. E' stata una scelta
condivisa, nata da entrambi e che non ha avuto bisogno di essere coltivata o
discussa. Inizialmente si pensava ad un albergo, dal momento che il paese di
Oltre il Colle non offre più nemmeno una struttura di questo tipo, ma poi
abbiamo optato per il B&B per diversi motivi. Noi crediamo fortemente nella
potenzialità turistica di Oltre il Colle e della Val Serina in generale, perché
ci rendiamo conto di avere un territorio di rara bellezza e una ricchezza
storico culturale che non abbiamo mai saputo valorizzare fino ad oggi. Questa
convinzione, crediamo, è fondamentale per lavorare bene nel campo turistico
perché il turista deve respirare un'atmosfera positiva, deve percepire che in
questo posto si sta bene. Noi stiamo bene e vorremmo far stare così bene anche
tutti i nostri ospiti. Anche da qui il nome Casa Dolce Casa.
D: Vantaggio offerta turistica del B&B?
R: Il B&B
offre diversi vantaggi per il turista. Innanzitutto possiamo dire che gli
ospiti apprezzano la libertà di poter cambiare ogni giorno il luogo dove
pranzare e cenare. In questo modo si possono assaggiare le diverse specialità
enogastronomiche del territorio, che sono uno dei motori più solidi del turismo
in generale, e scegliere di cambiare o tornare dove ci si è trovati
particolarmente bene. Il nostro B&B, inoltre, mette a disposizione degli
ospiti anche una cucina attrezzata, in caso non si voglia uscire e, in
collaborazione con il negozio del Paganì, può predisporre degustazioni di
formaggi e salumi tipici all'interno della struttura.
Altro
vantaggio è la completa libertà nella scelta dei giorni di soggiorno. Vivendo
all'interno del B&B, come vuole la normativa, non abbiamo la necessità di
imporre un minimo di notti di soggiorno, perché la casa è sempre aperta, calda
e “custodita”. Quindi anche pernottamenti di una notte non creano problemi di
tipo logistico organizzativo a noi gestori e sono una soluzione sempre più
utilizzata dal turista.
Riveste
particolare importanza anche il fatto che il B&B offre un'accoglienza più
famigliare rispetto all'albergo e concede la possibilità al turista di entrare
più profondamente nel tessuto socio culturale del luogo che visita, di
conoscere le usanze, i detti, lo stile di vita. Anche questo fatto, seppur meno
concreto dei precedenti, rappresenta un vero e proprio valore aggiunto del
B&B
D: Qual è l'integrazione della vostra offerta turistica con quella generale promossa
dai comuni?
R: La
promozione turistica dei comuni e delle pro loco è rilevante per il funzionamento
degli esercizi commerciali del territorio, ma è necessario che anche i privati
si attivino maggiormente. Gli enti pubblici o di volontariato fanno promozione
soprattutto attraverso l'organizzazione di manifestazioni e eventi, in sostanza
di calendari che scandiscono i periodi di maggior affluenza turistica. Noi
crediamo che in questo modo ci siano alcuni tasselli importanti che vengono
trascurati. Innanzitutto riteniamo che sia importante formare gli operatori
(noi stessi abbiamo partecipato ad un corso organizzato dalla comunità montana
della Valle Brembana che ci ha molto arricchito) perché è necessario trovare un
intento e una politica comune in tutti coloro che si occupano di turismo.
Oltre
alla formazione, ma questa ne è una conseguenza, bisogna che gli operatori e i
cittadini anche non direttamente interessati, comincino a pensare al turismo
come a una vera e propria impresa che deve creare posti di lavoro e benessere.
In questo senso gli enti possono fare opera di sensibilizzazione, ma sta ai cittadini
recepire e sfruttare quella che per una valle come la nostra può essere
veramente un'occasione d'oro.
La
promozione turistica dei comuni e degli altri enti, quindi, è adatta per un
raggio di brevissimo termine, ma servirebbe un cambio di passo per guardare un
po' più lontano e pianificare un periodo turistico di lungo corso che crei,
appunto, posti di lavoro e benessere.
D: Proposte per migliorare la ricettività turistica del territorio?
R: La
ricettività turistica ha bisogno di operatori più consapevoli delle nostre
potenzialità e più aperti al cambiamento. Questo dovrebbe portare a due
risultati notevoli: la salvaguardia e la cura dell'ambiente e dell'esistente e
l'apertura ad un sistema di affitti brevi a cui, soprattutto i privati
proprietari di seconde case, faticano a cedere. Crediamo che non sia necessario
nulla di più di ciò che già esiste per migliorare la ricettività turistica. E'
la gestione che deve cambiare per stare al passo con le sempre diverse esigenze
del turista.
D: Progetti futuri e/o possibili sviluppi?
R: I
progetti futuri sono rivolti alla creazione di una rete collaborativa con le altre
attività del territorio per fornire al turista possibilità di soggiorno sempre
più accattivanti e complete. La nostra idea di turismo è quella di mettere in
mostra e offrire all'ospite le nostre eccellenze per lasciargli di noi, inteso
come territorio, un buon ricordo.
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