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domenica 19 febbraio 2012

Corruzione

Siamo così certi che la CORRUZIONE, argomento del giorno sui giornali, sia solo quando c'è uno scambio di soldi, di appartamenti o altro?
Siamo certi che anche una legislazione farraginosa e ipertrofica non sia fonte di corruzione anche solo per la difficoltà che un cittadino, un imprenditore deve affrontare per rispettare tutti gli adempimenti di legge?
Siamo certi che controlli sporadici e con il solo intento punitivo non siano fonte di corruzione invece che la base del naturale rapporto Stato-Cittadini- Imprese?
Siamo certi che un vuoto normativo, o il mancato recepimento di una norma gerarchicamente superiore, non dia adito a CORRUZIONE anche se non ci sono soldi che girano?
Siamo certi che una scarsa diffusione di una minima cultura economica e giuridica nel Paese non sia anch'essa fonte di CORRUZIONE?

C'è un modo semplice - ma ne serve naturalmente la volontà politica - per cercare di ridurre i possibili ambiti di corruzione:
  1. Creare testi unici scritti con un liguaggio accessibile ai più, con contestuale eliminazione di leggi inutili o parzialmente abrogate;
  2. Maggiore diffusione di concetti fiscali-giuridici già dalle scuole superiori affinchè chiunque possa approcciare con serenità la propria dichiarazione dei redditi;
  3. Creazione, per alcune categorie di lavori, di un sistema di tassazione forfettaria per garantire un maggiore gettito fiscale all'Erario e garantire maggiori tutele agli stessi lavoratori (previdenziali e assicurativi) come già con i voucher dell'INPS;
  4. Revisione del sistema di controllo che non sia invasivo e pervasivo come negli ultimi tempi.

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