L'attenzione che è nuovamente posta sul tema del precariato e sulla necessità di rafforzare la crescita economica mi spinge a questa riflessione, certamente provocatoria: ma abbiamo veramente bisogno di così tanti laureati?
Non sarebbe meglio riqualificare i livelli intermedi di istruzione per formare tecnici e operai di buon livello? Fatto salvo il diritto, e sottolineo diritto e non dovere acquisito, all'accesso all'istruzione universitaria superiore bisogna riscoprire la dignità del lavoro manuale nelle fabbriche, nei laboratori artigianili, nei cantieri edili, etc.
Meglio tanti papaveri tutti uguali o qualcuno alto e altri bassi?
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